Parole e pensieri

  • Livio il camionista diceva che il camion fa tutto quel rumore perchè deve trasportare cose pesanti, ma io sentivo che faceva lo stesso rumore anche quando era scarico….                                 

    Cosí ho capito che quando devi trasportare cose pesanti ogni giorno, fai rumore sempre.       

    Un rumore invisibile.  

    Quando diventi grande impari a farlo diventare invisibile agli altri.     

    Oppure trovi un modo invisibile di raccontarlo agli altri.                                                                           

    Io suono.       (Roberto Monti)

  • C’è un importante saggio di  Erving Polster che ha per titolo “Ogni vita merita un romanzo”… questo titolo ha per me un potere evocativo, mi riporta alla consapevolezza della  grande dignità che può avere il nostro vivere… sempre e comunque… dignità che poi, per chi fa arte, si traduce nel dovere di tener vivo il senso di meraviglia nel mondo.

  • L’arte è un dono che fai, è gratis.

    Poi a volte certe cose diventano una moda, che è sorella della morte. Paul Desmond diceva: “ero già fuori moda prima che chiunque sapesse perfino chi ero…”  La moda è un guardiano feroce, è il contrario dell’arte, perché dà alla gente quello che vuole: l’arte non dà al pubblico quello che vuole, ma gli dà quello che ancora non sa di volere!

  • Premetto che parlare di musica è un po’ come “ballare di architettura”….non è la cosa più semplice, e si rischia facilmente di dire un sacco di banalità.  Per quanto mi riguarda, l’incontro con la musica è stato fondamentale, in tutti i sensi: per certi versi è una continua seduta psicoanalitica, un po’ come essere sempre davanti ad uno specchio….

    Per la mia generazione, la musica è stata uno straordinario strumento di socializzazione, di identità, per scoprire ed interpretare il mondo. Attraverso la musica si trovava un senso di appartenenza, si comunicava con altri individui a volte meglio che con le parole….Poi è stata anche una buona opportunità di lavoro, di trovare una indipendenza economica, e lavorare facendo qualcosa che ti piace è straordinario

    Ornette Coleman soleva dire che il segreto è riuscire a fare ciò che più ti piace nel migliore dei modi possibile:  allora quella diventa la tua strada, la tua forza e, aggiungo io, la tua medicina.

  • Ci son cose che mi mettono di buonumore, che mi danno speranza.

    L’importante costituzionalista nonché illuminato scrittore Gustavo Zagrebelsky, nel 2014 scrive un libro emblematico (tra gli altri) che si intitola: Fondata sulla Cultura. .

    Attraverso la sostituzione di un termine nell’art.1 della Costituzione G. Zagrebelsky riconosce alla Cultura il valore di fondamento costituzionale.

    Cultura e democrazia rappresentano un binomio indissolubile. Alla cultura spetta rivendicare le qualità di durata e di profondità contro il mito della velocità e dell’efficienza

    Nel saggio G. Zagrebelsky invita a valutare la democraticità di un governo dal suo rispetto verso la cultura. Dove ci sia dileggio e svalutazione degli intellettuali lì s’annida un potere cieco.

  • Mario Brunello ha creato uno spazio dedicato all’arte ed alla musica, ricavandolo da un capannone industriale dismesso…Lo ha chiamato  ANTIRUGGINE perchè , racconta egli stesso, “nel “capannon” luogo che useremo per dar vita ai pensieri e alle idee, una volta si lavorava il ferro. Lavoro duro, materia di fuoco e terra, che la tenacia, la passione, l’intelligenza arriva a piegare e dar forma. Non lasciamo la nostra mente alla ruggine.”

  • Voglio portare via la gente dalla bruttezza e dalla tristezza che ci circonda attraverso la musica”. (C.Haden)

  • Se parliamo di società multietniche, il Jazz è uno dei rari luoghi di conciliazione in cui ognuno si riconosce.

  • Life is not about finding our limitations,

    it’s about finding our infinity….   (H.Hancock)

  • La partitura è l’ombra di una buona improvvisazione. E viceversa.

  • Come un’ascia di guerra, disseppelliamo la cultura dalle macerie dell’indifferenza e della banalità….

About Charlie Haden

  • “Voglio portare via la gente dalla bruttezza e dalla tristezza che ci circonda attraverso la musica” (Charlie Haden)

Antiruggine interview

  • Mario Brunello ha creato uno spazio dedicato all’arte ed alla musica, ricavandolo da un capannone industriale dismesso… Lo ha chiamato ANTIRUGGINE perché, racconta egli stesso, “nel “capannon” luogo che useremo per dar vita ai pensieri e alle idee, una volta si lavorava il ferro. Lavoro duro, materia di fuoco e terra, che la tenacia, la passione, l’intelligenza arriva a piegare e dar forma. Non lasciamo la nostra mente alla ruggine”.